Ancora Pancine, risposta a D di Repubblica

Ho letto il vostro articolo di oggi sul tema “pancine” e non posso fare a meno di dire che mi ha lasciata scioccata, in quanto lo trovo espressione di pressapochismo, espressione di un giornalismo che rivela assoluta mancanza di verifica delle fonti, basandosi su fake news e manipolazioni. Io osservo da un po' di mesi i gruppi delle pancine e ho rilevato quanto segue.

Ho ritrovato in questi gruppi molto di ciò che avevo conosciuto nella comunità Mammeonline, da me fondata a fine anni '90 con un'amica: la gioia incontenibile per un test di gravidanza positivo, la paura del parto, l'ansia per i primi momenti mamma-bimbo/a, l'orgoglio di mostrare foto del proprio figlio/a, il terrore che non mangi abbastanza, il tutto favorito dai grandi cambiamenti emotivi, anche provocati dagli ormoni, che sconvolgono una donna quando diventa madre e non certo agevolato da una società dove le madri sono al centro del marketing ma ricevono ben poco supporto reale. Per non parlare degli stereotipi che creano inadeguatezza e purtroppo sono anche tra le cause di forme reali di depressione. Ma non ho trovato in questi gruppi niente di simile alle videate contenenti post e commenti come quelli che a questi gruppi venivano attribuiti. E come me altre amiche, con cui mi sono confrontata.

E quindi il dubbio che ci fosse dietro una manipolazione è cresciuto, sia che le videate fossero totalmente inventate, sia che fossero opera di troll infiltratisi. Ho letto centinaia di post ma, ripeto, niente che assomigliasse a ciò che viene condiviso all'esterno. Certo, chi si infila all'improvviso in questi gruppi può essere colpito dalla sdolcinatezza di alcuni post e dall'ingenuità di altri, oppure può trovare stravagante che si usi una certa terminologia o che si perdano ore a discutere su un allattamento prolungato o su come affrontare delle colichette o una diarrea ma tutto ciò alla fine è abbastanza tipico di qualsiasi luogo tematico dove c'è un forte interesse condiviso, che sia la passione per la vela o per il calcio o per i gattini! E come in qualsiasi luogo ci sta che ci sia la persona che non sappia esprimersi o che sia un po' credulona ma questo non autorizza a creare un business su di esse o addirittura ad alzare sempre l'asticella inventando. Io di certo le esasperazioni che vengono condivise non le ho mai lette in queste settimane di frequenza di questi gruppi. E quindi mi sono fatta l'idea che sia tutto costruito. Come in ogni gruppo ci sono persone più o meno colte, più o meno credulone, più o meno trainanti e ci sono post che, visti dall'esterno, letti da chi non vive quelle esperienze o non appartiene a quel mondo o non condivide quei codici del linguaggio, si possono reputare insulsi ma si coglie invece quel desiderio di auto aiuto, quella capacità di supportare e sostenere che solo chi vive o ha appena vissuto situazioni analoghe può offrire. Deriderle mi sembra disonesto e sleale, tanto più, e questo è il punto più importante, se lo si fa inventando e ingigantendo in maniera abnorme.

I post del signore che distrugge (e già il nome la dice lunga) secondo me sono al 99% inventati e/o ingigantiti. Se qualcuno fosse vero di certo non sarebbe rappresentativo di una categoria intera E sicuramente sono inventate le foto attribuite a queste mamme, foto di torte che rappresentano il parto o di nail art con raffigurazione di vagine. Foto che in realtà esistono realmente in rete, ahimè, ma che non hanno nulla che fare con questi gruppi (ad esempio la foto con le vagine sulle unghie sono di una "nail artist" americana) e che io non ho mai visto in questi gruppi. E sono abominevoli, certo, ma non hanno nulla a che fare con le pancine. E se pure una pancina (fra le migliaia che frequentano questi gruppi) avesse condiviso una di queste immagini, questo non comporta il poter generalizzare (come se si accusasse l'intera categoria dei carabinieri perché uno di loro espone bandiere amate dai nazisti).

L'altra cosa che mi rende molto poco credibile il tutto sono i commenti. Nei post che ho letto in queste settimane, ho notato che quando c'è uno stato che è lievemente frutto di luoghi comuni (mai però al livello di quelli condivisi) i commenti sono sempre molto sensati e tendono a far luce sull'ignoranza. Mentre nei post che vengono condivisi i commenti sono ancora (e tutti!!!) sempre più assurdi del post iniziale. Ed anche questo è assolutamente lontano da quello che io ho letto e leggo. Oltretutto lo stesso autore di questa sceneggiatura non nega che i post siano inseriti da troll ma pretende che gli si creda quando dice che i commenti sono veri!!! Probabile che siano anche veri, ma chi li ha inseriti? E sono da considerare "veri" se chi li ha inseriti lo fa per stupire, provocare, deridere?

E alla fine poi, se andiamo a guardare le videate condivise e i post che le commentano, ritornano sempre gli stessi: gli specchi coperti, il gatto che omosessualizza, il regalo di compleanno per la bambina... su cui commenti e prese in giro si autoalimentano. E se pure, e continuo a dire se pure, ci sono quattro fuori di testa che pensano e scrivono queste cose non sono certo un fenomeno sociale. Come mi faceva notare una amica: "a vederla un attimino da fuori questa storia ha del paradossale: c'è un gruppo di gente che prende pesantemente in giro un altro gruppo di gente per la loro ingenuità, ignoranza e creduloneria, senza accorgersi di essere altrettanto ingenui e creduloni visto che il tutto è in buona parte tutta una grande montatura (…) ieri è stato postato un screenshot di un presunto post pancino di vendita di biscotti a forma di faccia di neonato. Foto ovviamente presa dal web. Per cucire un post falso. Beh c'è stato qualcuno che ha fatto notare questa cosa eppure il tenore dei commenti successivi era non di realizzazione del falso ma bensì di ulteriore presa in giro delle pancine in quanto non si sarebbero nemmeno accorte che la foto era presa dal web. Le pancine. Non quelli che commentavano.” E comunque mai viste foto di bambolotti reborn, mai sentito parlare di gioielli fatti con la placenta o di figli allattati a 7 anni e tutto il resto delle amenità spacciate per vere.

Ma perché tutto ciò mi fa arrabbiare profondamente? Ovviamente perché credo che queste cose siano inventate ma soprattutto perché vengono usate per screditare una intera categoria, quella delle giovani mamme, e indirettamente le donne. E ovviamente non manca la violenza verbale di chi commenta le videate, violenza verbale sempre presente quando si parla di donne.

Stiamo vivendo un periodo molto difficile per le donne, il sessismo e gli stupri verbali sono sempre più forti e diffusi, la colpevolizzazione delle donne riguardo alle violenze subite è sempre maggiore, e così il ritorno indietro su alcuni temi, ad esempio l'interruzione di gravidanza. Per non parlare ovviamente della violenza di genere. Dunque non avevamo affatto bisogno di qualcuno che gettasse discredito sulle giovani mamme, che le accusasse di essere in toto ignoranti, superstiziose, credulone.

E poi c'è il tema del linguaggio. In ogni gruppo nascono dei codici comunicativi tipici del gruppo, vengono coniate delle parole che all'esterno non vengono comprese o appaiono buffe. Anche su mammeonline erano nate parole tipiche... soprattutto nel gruppo delle donne che avevano difficoltà a rimanere incinta ne nacquero tante. Loro erano le cicognine, le mestruazioni tanto odiate erano le rosse, gli embrioni crioconservati erano i pinguini. Queste parole possono indurre tenerezza o apparire anche ridicole, ma invece facevano parte dell'atmosfera di auto-aiuto, sottolineavano la condivisione, erano una forma di protezione, anche perché in quegli anni si svolgeva la dura battaglia contro la legge 40 che bandiva quasi tutte le giuste pratiche di procreazione assistita e quasi criminalizzava chi faceva una fivet o riceveva una donazione di gameti e quelle donne erano le stesse che lottavano con forza e tenacia per il loro diritto alla salute, per quello delle persone con malattie genetiche, per la libertà di ricerca scientifica, donne decise, determinate, che hanno lottato per i diritti di tutte e tutti noi.

Altri termini, come gine, sono solo abbreviazioni, come prof. O dire che un bambino ha 20 mesi è perfettamente normale, perché lo stesso pediatra quando deve dare una medicina ti chiede di ricordargli quanti mesi ha il bambino, perché fino ai 3 anni si ragiona in mesi (anche nell'abbigliamento).

L'ho letto anche io Dalla parte delle bambine, è stata una lettura fondamentale nella mia formazione, che mi ha portato a diventare editrice di libri per l'infanzia con cui contrastare gli stereotipi di genere. Mi occupo come volontaria di prevenzione e contrasto alla violenza e tra le battaglie che conduco vi è quella contro bufale e fake news. Sono state tra le prime a comprendere la gravità della portata della “bufala del gender” e ho anche l'ardire di definirmi femminista. Ma ho vissuto in modo intenso la maternità e comprendo bene come una febbre di un neonato di 20 gg possa mandare in tilt e far nascere il bisogno di chiedere aiuto e scambiarsi supporto. E a vedere manipolato tutto ciò, non ci sto.

Donatella Caione, 5 dicembre 2017

Consiglio poi l'ottimo articolo di Simona Sforza su Dols