Donatella Caione

Non sono una docente, né una psicologa o una sociologa. Non sono una pedagogista e neanche una linguista. Se mi si chiede di definirmi la prima parola che mi viene in mente è: mamma. La seconda è donna... che però non aggiunge nulla alla prima parola! Però in quanto donna sono attiva nel mondo dell'associazionismo all'interno del quale mi occupo di tematiche legate alla salute delle donne, alla prevenzione della violenza di genere e all'educazione emotiva, affettiva e alle differenze.
E poi sono editrice, di libri per l'infanzia soprattutto. In quanto editrice amo dare visibilità alle bambine nella letteratura per l'infanzia; educare alle emozioni e all'identità, nel rispetto della diversità; far conoscere a bambine/i la storia delle donne, le donne importanti del passato e/o di culture diverse dalla nostra; provare a contrastare gli stereotipi di genere pubblicando libri senza stereotipi; educare bambine e bambini all'uso del linguaggio sessuato.
Mi piace anche svolgere laboratori di editoria e di animazione alla lettura nelle scuole, librerie, biblioteche. Forse fare l'insegnante mi sarebbe piaciuto, ma l'ho capito tardi poichè quando ero bambina sentivo dire che "fare l'insegnante è il lavoro ideale per una donna" e sin da bambina ho odiato gli stereotipi e quindi non ho preso in considerazione l'idea di insegnare.

Che forza la danza!

Che forza la danza!

  • Illustrazioni di Paola Sorrentino

Anita ha 13 anni, ama scrivere, leggere e disegnare ma è convinta di non capire le materie scientifiche finché non conosce Lalla, laureanda in fisica che insegna danza classica.

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