Sonia Possentini

Sonia Maria Luce Possentini è nata a Canossa (RE) il 20 luglio 1965, laureata in Storia dell’Arte e all’Accademia di Belle Arti di Bologna, è pittrice e illustratrice.

Ha ottenuto borse di studio da Fondazione Magnani Rocca di Mamiano (PR) ed Olands Grafiska Skola

Ha ricevuto premi e riconoscimenti in Italia e all’estero, tra cui il Silver Award al concorso Illustration Competition West 49 Los Angeles-America.

Nel 2011 il suo libro Un bambino (Kite) è stato selezionato da IBBY Italia per la mostra di Bratislava . 

Nel 2012 è stata testimonial del progetto Città Invisibili nell’ambito della Biennale di Letteratura e Cultura per l’Infanzia della Regione Veneto. 

Nel 2014 ha vinto il Primo Premio Pippi con l’alfabeto dei sentimenti (Fatatrac). 

Nel 2014 vince il Primo Premio Città di Bitritto (Bari) 

Nel 2014 il suo libro Noi (Bacchilega), è selezionato da Ibby perOutstanding Books for Young People with Disabilitie.

Nel 2014 e 2016 è presente nel prestigioso catalogo White Ravens (Germania) con l’Alfabeto dei sentimenti (Janna Cairoli- Fatarac) e il Pinguino senza frac ( Silvio D’Arzo-corsiero editore).

Nel 2015 vince il Premio Rodari.

Nel 2016 il premio d’illustrazione per la letteratura ragazzi di Cento (FE).

Nel 2017 riceve il premio Andersen come miglior illustratore.

Nel 2018 riceve il Premio MAM Maestri d’Arte e di Mestiere, il prestigioso riconoscimento ai mestieri d’Arte conferito dalla Fondazione Cologni e ALMA presso la Triennale di Milano.

Nel 2019 è tra i dieci selezionati al Silent Book Contest, concorso internazionale dedicato ai Silent Book, il suo libro “Il tesoro di Nina” finalista , stampato da Carthusia editore maggio2020

Nel 2019 vince il premio Storia di Natale indetto dalla casa editrice Interlinea come autore completo.

È docente di Illustrazione presso la Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia 

La scolopendra non entra in classe

La scolopendra non entra in classe

  • Pina Tromellini
  • Sonia Possentini

La scuola non sta certo vivendo un periodo felice. Tra tagli e riforme aumenta la difficoltà del rapporto tra insegnanti e genitori: i primi che vedono sempre più minato il loro ruolo e la loro credibilità, i secondi che tendono ad attribuire agli insegnanti colpe spesso non loro. E si tende a perdere di vista che a rimetterci sono i veri protagonisti: i bambini e le bambine, che avrebbero bisogno di maggiori attenzioni e di una scuola più attenta nei loro riguardi, per lo meno quanto lo è nei confronti dei programmi che gli impone e dei doveri che gli chiede. E avrebbero bisogno di una scuola che tenga presente che per crescere non bisogna solo imparare ma anche essere ascoltati, essere compresi, nel rispetto delle diversità e dei tempi di ognuno.

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