
Dunque, credo che dopo mesi di ricerche e tre gg di discussione abbiamo appurato i seguenti fatti:
- i gruppi di neo mamme tipo pancine ecc. sono frequentati da un grandissimo numero di donne, decine di migliaia;
- la maggior parte di loro si scambia consigli, aiuto, pareri, si fa compagnia, si dà conforto in un momento della vita in cui se ne ha un gran bisogno e si spesso molto sole;
- qualcuna tra loro mostra di essere ignorantella ma si sa, purtroppo siamo in un Paese dove l'ignoranza è altissima tra uomini e donne di ogni età e c'è chi se gli dici che “combatti chi contrasta la pma” ti insulta perché “sei contro la pma”. Ma saranno l'1% o il 3% o anche il 5% ma non certo in numero da tale da avere l'assioma: le giovani mamme sono ignoranti. Fortunatamente la rete aiuta perché quando vengono espresse idee ignoranti c'è chi in questi gruppi spiega e informa perché anche se i post sono scemi i commenti sono sempre intelligenti;
- secondo alcune videate condivise in rete ci sarebbero donne di ignoranza e superstizione abissale, ma chi condivide queste videate dice che per quel che ne sa potrebbero essere opera di troll. Dice anche che provengono da gruppi segreti ma io sinceramente non riesco a immaginare che le donne più ignoranti del web siano così consapevoli della loro ignoranza da pensare di condividerla in gruppi chiusi. Stranamente in questi casi i commenti sono peggio del post stesso. Quindi sono videate assolutamente inattendibili;
- foto di torte a base di latte materno, bambole reborn, cuscini che partoriscono, unghie a forma di vagina vengono tutte da siti stranieri, e non vi è nessuna prova che siano stati condivisi da gruppi di mamme se non per riderci sopra;
Appurati i fatti, rispondo a chi dice; “Se sono falsi, che problema c'è a riderne?”
Perché non sono falsi oggettivi come quelli di Lercio, ma sono falsi come quelli di certa stampa che spaccia per vere cose false, che so, penso a Boldrini che avrebbe fatto la ragazza Coccodè o alla stessa Boldrini con Boschi ai “funerali di Riina”. Certo, non credibili per tutti, ma per persone ignoranti e che non approfondiscono sì.
Essendo falsi creano categorizzazione e quindi stereotipizzazione e diffondono una falsa idea della maternità. Creano nelle giovani donne false aspettative, fanno credere loro ad esempio che provare ansia o depressione dopo il parto sia sbagliato, che allattare al seno non sia poi così importante, che andare in tilt perché il neonato ha la febbre sia ridicolo. Queste giovani donne che ora ridono si avvicineranno alla maternità pensando che loro non saranno così, pensando che sarà tutto facile come nei mulini bianchi delle pubblicità e, quando scopriranno che così non è, sarà dura. E magari eviteranno come la peste gruppi e forum dove invece ci si dà un aiuto enorme, non perché si sostituisce l'altra mamma con il pediatra ma perché ci sono temi dove l'aiuto lo dà proprio l'altra mamma, come succedeva una volta nelle grandi famiglie allargate o nei paesi. Dove si affrontano insieme le colichette, le notti insonni, l'allattamento che è sempre fonte di grandi difficoltà (e che oggi più che mai con tutte le contaminazioni alimentari che ci sono è bene che ci sia e sia prolungato), lo svezzamento, le prime malattie. Con le indicazioni del/della pediatra e il conforto e l'esperienza di altre mamme. Ci sarebbero anche gli uomini, ma purtroppo sono sempre poco presenti, se non a volte per distruggere, ahimè.
Le donne comunicano di più e più in profondità, sono state sin da piccole abituate a farlo, a sviluppare l'empatia e a prendersi cura. E' una delle conseguenze di una educazione stereotipata, anche, che fa sì che gli uomini siano più scarsi a empatia e spesso non siano in grado di sostenere le loro compagne. E allora le donne si ritrovano nei gruppi (come si ritrovavano nel cortile o nel vicolo ieri) per aiutarsi, comunicando. Soprattutto nel periodo della neo maternità, in cui il bisogno di condivisione è enorme.
Inoltre, questi falsi o similfalsi, mettono le donne contro le donne. Donne che si credono emancipate perché deridono le giovani mamme, spesso dimenticando che ci sono passate anche loro, donne che si credono più istruite e sono felice di definirsi “puttane di qualcuno” perché, letta stamattina: “perché io un po’ puttana mi ci sento, specie se la definizione fa riferimento ad una persona di sesso femminile che prova piacere quando pratica l’atto sessuale...”. E a farlo è sempre un uomo fateci caso, poi noi abbocchiamo.
Infine, a chi dice che non si categorizza, beh, si categorizza eccome. Basta fare un giro in rete per verificarlo... c'è finanche una marca di birra che sfrutta le pancine che ormai è sinonimo di “giovani mamme sfigate” per farsi pubblicità. E la pubblicità di un detergente intimo! Pancina è diventato anche sinonimo di deficiente, in generale... e se non è categorizzazione e stereotipizzazione questa...
Una nota su perchè si ride, e concludo. Si ride perchè si ha sempre bisogno di sentirsi migliori di qualcuno. E quando si ha l'occasione di farlo, nin si sta a chiedersi se è vero. E parlo di gente che crede che "contrastare l'omofobia" voglia dire essere contro le persone gay.
Donatella Caione, 19 dicembre 2017
Io home sul sito ci sono i precedenti articoli sul tema, in cui documento la mia ricerca e linko altri/e che l'hanno fatto.