- Fulvia Degl'Innocenti
- Sara Benecino
Alcuni bambini si trovano a dover affrontare situazioni che metterebbero in difficoltà anche adulti ben strutturati, ci si chiede come riescano a crescere in mezzo al caos affettivo e familiare. Ma i bimbi, in genere, sono più forti di quanto gli adulti possano immaginare ed hanno risorse che spesso sfociano nella resilienza.
Flip, il piccolo coniglietto della storia, ne è un esempio lampante, metteteci il nome di un bambino al posto del suo e potrete leggere la vita di Giovanni, Martina, Kevin o Asia, accolti e cresciuti, per tempi più o meno lunghi, da una famiglia diversa da quella biologica. Raccontare l’affidamento familiare non è facile e si rischia di cadere in luoghi comuni.
Fulvia Degl’Innocenti lo ha fatto con la giusta delicatezza, nella giusta misura. Perché è importante sapere, è importante imparare ad aprire la porta di casa a piccoli, o ragazzi, che ne hanno bisogno. L’accoglienza e la condivisione degli affetti aiuta a crescere, non solo i cuccioli d’uomo in difficoltà, ma anche i figli biologici.
Un albo illustrato per raccontare con delicatezza l’affido familiare, uno dei progetti d’amore promosso dall’Albero della Vita.
alberodellavita.org affido@alberodellavita.org
Profilo Autore/i
Fulvia Degl'Innocenti
Sono nata a La Spezia, e dopo la laurea in Pedagogia a Genova, mi sono trasferita a Milano per studiare giornalismo alla Scuola di comunicazioni sociali dell’Università Cattolica. Per qualche anno ho affiancato la professione di maestra nella scuola elementare a giornalista free lance in varie testate nazionali, dal Corriera della Sera, Radio Rai Focus, Avvenire. Poi nel 1994 sono approdata alla redazione del settimanale per ragazzi Il Giornalino e ho cominciato a dedicarmi alla narrativa per bambini e adolescenti. Dopo un anno nel mensile benessere, dal 2016 lavoro nella redazione spettacoli e cultura di Famiglia cristiana. Ho all’attivo oltre 130 pubblicazioni, tra albi illustrati (molti dei quali tradotti all’estero), prime letture, biografie e romanzi per young adult, che hanno ricevuto numerosi premi tra cui il Bancarellino 2011 per La ragazza dell’Est. Sia nelle fiabe che nei romanzi affronto spesso tematiche sociali, nella convinzione che l’emozione di una storia possa sensibilizzare li lettore meglio di tante altre parole. Sono tra i soci fondatori di Fondazione Albero della vita, e di Icwa, Associazione degli scrittori italiani per ragazzi, di cui da 5 anni sono al presidentessa. Il tema dell’affido è anche alla base del mio romanzo La libraia (Edizioni San Paolo), del thriller Il gemello maledetto (Pelledoca) e di un racconto nell’antologia Dalla parte dei bambini (Piemme). Ho ideato e dirigo la collana di narrativa Il parco delle storie per Edizioni Paoline. Con Matilada sono coautrice dell'antologia Chiamarlo amore non si può.
Sara Benecino
Sono nata a Cuneo, ma dal 1998 vivo e lavoro a Milano. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico a Cuneo, ho lavorato come grafica:
• 1993-1994 Centro Stampa di Cavallermaggiore;
• 1994 -1997 IMG di Cuneo;
• 1998 - 2000 The C’ Servizi Editoriali di Milano;
• 2000 - 2007 Future Media Italy
continuando a disegnare nel tempo libero, prima per mobilifici e vetrerie e poi per case editrici e agenzie pubblicitarie.
Dal 2006 al 2009 ho insegnato “progetto editoriale di libri per bambini” alla Scuola del Fumetto a Milano. Collaboro con le Edizioni San Paolo per i progetti delle nuove collane dei libri per ragazzi. Dal 2007 lavoro come grafica-illustratrice freelance.
Con un gruppo di illustratori abbiamo progettato e realizzato due libri:
• In fila per sei col resto di 2 (2004), in collaborazione con Areco.
• Animaliadi (2005), in collaborazione con le organizzazioni Apas Rsm e VitaDaCani.
• Biglietti di Natale (2011), in collaborazione con l’associazione L’albero della vita.
Altre informazioni
Belle parole per Due famiglie per Flip:
(...) mi è piaciuto molto. L'idea di utilizzare gli animali è sempre vincente con i cuccioli e poi... quella mamma è così delicata e tenera pur nella sua incapacità di "fare" la mamma! Perchè è proprio così: fare la mamma non è la stessa cosa che essere mamma. Si può essere mamme ma non saperlo fare. Mi piace questa versione della cosa. Lascia un seme di speranza nel cuore dei bambini, toglie quell'aurea "santificatrice" al "mestiere di mamma", parla con levità e rispetto di un problema che potrebbe toccarci tutte. Poi, e non da ultimo, c'è questa bellissima apertura dell'altro che non giudica ma accoglie, che non taglia a pezzi chi "sbaglia" ma, al contrario, aiuta a ricucire, che non si tira indietro ma si mette in gioco. Insomma... bella la figura della scoiattolina! C'è un mondo diverso dentro.
Allora grazie, grazie per avere questa sensibilità così gentile e leggera.
Recensioni e link
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Recensione di Roberta Laccetti | 198.4 KB |