La Cometa di Giove
- Luisa Staffieri
- Tiziana Rinaldi
Nell’universo avvengono cose ben strane, possono persino esistere scuole per comete. Ma per imparare cosa?
Un gruppo di appassionate studentesse frequenta la scuola delle comete amabilmente condotta dalla Professoressa Ypsilonzeta, ma solo una di loro sceglierà, per la prima volta, di diventare una Cometa di Giove.
Spesso i bambini pongono domande che ci lasciano spiazzati. Supponiamo che ci chiedano: ma cos’ero prima di nascere? E che noi rispondiamo: eri una cometa!
E che poi ci chiedano: cosa saremo dopo? Lasceremo una traccia del nostro passaggio?
Sì, la lasceremo, come le comete. Esistono comete di lungo periodo, che superano anche i duecento anni, e comete di breve periodo. Quelle che hanno la vita più breve sono le Comete di Giove.
Una storia delicata per parlare ai bambini di un tema importante e spiegare loro che tutti lasciamo una traccia del nostro passaggio, come una scia luminosa che continua a illuminare chi ci ha amato.
Profilo Autore/i
Luisa Staffieri
Luisa Staffieri: quando sono nata mia madre aveva preparato tutto il necessario perché la mammana potesse vestirmi ma la poveretta si ritrovò tra le mani una neonata troppo grande per dei vestiti così piccoli.
Sono cresciuta così, senza la leggiadria di una bambina, ma la mia abbondanza e ciò che per essa ho dovuto subire, hanno sviluppato in me una qualità imprescindibile: un fortissimo senso dell’ironia e dell’autoironia che mi hanno permesso di muovermi, dentro i disagi che leggo negli altri, con una leggerezza che forse non avrei avuto se avessi indossato una taglia 42.
Quella stessa ironia mi consente di percorrere sentieri sbrecciati e tortuosi e arrivare fino in fondo pur di prendere per mano un bambino o una bambina.
Tiziana Rinaldi
Sono nata in una casa di mare, un giorno di fine autunno, all’ora del tè.
Nella casa di mare, del piccolo paese di mare, ho passato la mia infanzia felice, uscendo con tutti i tempi, fischiando come un merlo e giocando a briscola con mia nonna.
Poi, un giorno, ho scoperto che con un foglio e il colore giallo, potevo creare quei certi girasoli che avevo visto una volta passando da un campo... da allora sono passati molti anni.
Vivo ancora in un paese di mare. Nella mia casa si aggirano, una gatta scontrosa, una pecora da guardia, e due gallinelle che non fanno mai uova.
Tuttora esco anche con la tramontana seria, indossando lunghe sciarpe constrictor. Quando non esco bevo tè, guardo fuori dalle finestre, e poi mi siedo al mio tavolo da lavoro.
E quando infine sono seduta al tavolo, mi torna sempre in mente che col giallo posso creare un campo di girasoli.?E con tutti gli altri colori il mondo intero.
Volendo, mi potete trovare qui: http://alberocasacucinastella.blogspot.com
e soprattutto qui: www.tizianarinaldi.it
Tiziana Rinaldi, pittrice, scrittrice e illustratrice, ha donato colori, immagini e incanto a tanti libri della Casa Editrice Mammeonline. Oltre a quelli scritti da Luisa Staffieri, ha illustrato Ancora Una, Mille e mille modi di amare, Mamma raccontami come sono nato, Arriva un bambino, Quisquilia e la sua Ninablu. Inoltre ha ideato Strocca che fila, fila che strocca e Il Rimagindario (il calendario del 2010).
Ma ha illustrato anche per La compagnia dei librai e la casa editrice tedesca tedesca FamART.
Altre informazioni
Spesso i bambini pongono domande che ci lasciano spiazzati. Supponiamo che ci chiedano: ma cos’ero prima di nascere? E che noi rispondiamo: eri una cometa!
E che poi ci chiedano: cosa saremo dopo? Lasceremo una traccia del nostro passaggio?
Sì, la lasceremo, come le comete. Esistono comete di lungo periodo (che superano anche i duecento anni) e comete di breve periodo. Quelle che hanno la vita più breve (fino a venti anni) sono le Comete di Giove.
Una storia delicata, e magicamente illustrata, per parlare ai bambini di un tema importante, e spiegare loro che tutti lasciamo una traccia del nostro passaggio, come una scia luminosa di stelline e di luce che continua a parlare di noi a chi ci ha amato.
Questa è la storia di Aras, una Cometa di Giove che un giorno...
Il libro è dedicato a Sara Giachello, Sara è nata l’11 Febbraio 2008 e ha mostrato i primi sintomi della malattia nei suoi primi mesi di vita. La famiglia di Sara ha conosciuto il SAPRE a novembre, due mesi dopo la diagnosi ufficiale di SMA1. L’incontro con il SAPRE e con i suoi operatori è stato per i genitori di Sara fondamentale per riuscire a gestire la malattia e per garantire all’intera famiglia, ed in particolare ai suoi tre fratellini, una buona qualità di vita. Sara è volata in cielo il 28 Marzo 2009.