La voce narrante è di Ettore, ma la protagonista è la sorellina Rita. Simpatica, brava e senza timori di dire quello che pensa!
Rita e i suoi compagni e compagne hanno ricevuto un compito dalla maestra: scoprire quello che non va nella loro città per poi esporre le loro valutazioni al sindaco.
Rita esplora con nuovi occhi la sua città, guarda, prende appunti, riflette e scopre che tutte le strade hanno nomi di uomini famosi. E le donne? Non ci sono donne di valore a cui dedicare delle strade?
Rita ci pensa, si confronta con la nonna e propone al sindaco dei cambiamenti e il sindaco la ascolterà... vedremo come!
Il racconto si collega all’iniziativa ormai diffusa a livello nazionale e portata avanti dall’Associazione Toponomastica femminile che si batte per fare pressioni affinché giardini e luoghi urbani in senso lato, siano dedicati alle donne. Toponomastica femminile è anche su Facebook. Il racconto rappresenta un nuovo modo per educare alle differenze e al rispetto dei generi.
Profilo Autore/i
Maria Grazia Anatra
Docente liceale si occupa da anni di progettazione formativa su tematiche differenziate (intercultura, orientamento di genere, percorsi di eccellenza, ecc.), collaborando con soggetti istituzionali nazionali (Ansas) e Regionali (Ufficio Scolastico regionale toscano.) Si è specializzata sui temi della certificazione di qualità nella pubblica amministrazione, della formazione come tutor on line e di Politiche di genere. Ha tenuto corsi di formazione per conto della Casa editrice Piemme Junior sulla promozione alla lettura per docenti scuole elementari e medie oltre a tenere Laboratori didattici rivolti a bambini e bambine presso Biblioteche, Centri educativi ecc.
E' Presidente dell’Associazione di promozione sociale Woman to be nella quale ha ideato e realizzato numerosi progetti finalizzati all’orientamento di genere, alla cultura di genere, al sostegno all’imprenditoria femminile. Ideatrice del Premio di Letteratura per l’Infanzia Un Premio per l’Europa. Narrare la parità intende proseguire l’esperienza che nel 2016 si è allargata ad una dimensione europea.
Di particolare interesse sui temi del genere ha pubblicato studi e ricerche in:
EQUILIBRISMI: percorsi formativi per una pedagogia di genere. Progetto DAFNET a cura di Maria Grazia Anatra. Realizzato con il finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Diparti-mento per le Pari Opportunità, Dicembre 2009.
Con occhi diversi. Leggere le organizzazioni in un’ottica di genere, in Verso una cittadinanza di genere e interculturale. Riflessioni e buone prassi dalla Facoltà di Scienze della Formazione di Firenze, a cura di Irene Biemmi e Tiziana Chiappelli, CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA, Regione Toscana. Ottobre 2012,
VERSILIA. Percorsi di genere femminile. Passeggiata turistico culturale alla scoperta di una Versilia delle donne, Iacobelli editore, Roma, 2013
Viola Gesmundo
Architetta sulla carta, illustratrice a tempo pieno ed urban artist; di origine foggiana, vive a Torino ed è una neomamma.
Crede nel potere dell’illustrazione come mezzo principale di comunicazione ed è convinta che tutti prima o poi, imbattendosi nelle immagini o murales, possano comprenderne il significato. Le tematiche da lei affrontate sono spesso nascoste in simboli nei disegni e rivelano uno sguardo femminile.
Collabora con diverse realtà torinesi per la rigenerazione degli spazi pubblici.
Nel 2016 ha realizzato il murale per la riqualificazione dell’ex dazio ottocentesco a Torino, vincendo il Bando Porte ad Arte. Altri suoi murales sono presenti a Torino, Milano, Bologna, Parigi, Rotterdam e New York. Ha realizzato diverse performance e live painting a Torino e Rotterdam in collaborazione con ballerini ed artisti.
Ha pubblicato con Foglio di via Non si può chiudere in un cassetto il mare, con Matilda Editrice Una strada per Rita e Se dico no è no.
FB Viola Gesmundo illustrations
IG @viola.gesmundo_illustrations
Altre informazioni
Un libro che nasce all'insegna delle relazioni tra donne. Grazie a Maria Pia Ercolini che mi ha fatto conoscere Maria Grazia Anatra e la sua bella storia, grazie a Milena Tancredi che mi ha mostrato i lavori dell'architetta Viola Gesmundo, proprio pochi giorni prima che leggessi il racconto di Maria Grazia. La storia mi piaciuta subito tanto e immediatamente l'ho visualizzata con le case di Viola. Case di una città che la piccola Rita immagina finalmente con i nomi di donne: scienziate, scrittrici, pittrici... per dare alle bambine nuove modalità di pensare a se stesse. Sono convinta che piacerà alle bambine e ai bambini come piace a me!
Sarà disponibile per la Fiera di Bologna.
Donatella Caione
Recensioni e link
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