Perché ritengo sgradevole e scorretto attaccare le pancine

Ci sono delle cose di cui ti sei occupata nella tua vita che ti restano dentro, che fanno parte di te. Una di queste è l'aver cofondato, nel lontano 1996, la comunità da cui nel 2000 è nata Mammeonline. Alla base di questo evento in realtà c'erano stati due eventi ancora più importanti, le nascite di mio figlio e mia figlia. Potrei parlare per ore di come la maternità mi ha cambiata, mi ha fatto crescere, ma mi ha anche creato ansie, paure, incertezze, facendomi quindi sentire meno sicura, meno adulta. Queste ansie, incertezze, paure, unite alla gioia di eventi così importanti, hanno provocato il desiderio di condividerle, oltre i confini dello studio del pediatra o del piccolo parco dove conoscevo altre mamme.

Ma non si è trattato solo di desiderio di condividere l'esperienza della maternità poichè c'era anche la voglia di sperimentare questa nuova forma di comunicazione che alla fine del secolo scorso andava diffondendosi. Internet allora era un luogo ancora semideserto, un luogo da esplorare e io mi ritrovai così a fare questa esperienza con altre mamme e altre donne che avrebbero desiderato diventare mamme. Nacque quindi un luogo/non luogo dove condividere gioie, timori, domande e, come succede nelle comunità in generale, nacque un linguaggio, un modo di esprimersi condiviso all'interno e difficilmente narrabile all'esterno senza che apparisse banale o sciocco. Erano linguaggi e modalità comunicative che avevano senso lì, in quella comunità. E a volte solo in alcuni dei sottoforum della comunità.

Nei vent'anni che da allora sono trascorsi Internet è cambiato, sono nati altri luoghi, alcuni vecchi sono stati abbandonati, altri sono rimasti ma con modalità diverse. Ma soprattutto Internet è diventato un luogo popolato, ed è stato strano vederlo popolarsi per chi prima lo aveva visto semivuoto. Come si suol dire, è diventato un luogo di massa e ciò ha provocato anche cambiamenti, in positivo e in negativo, particolarmente strani e interessanti per chi era lì da "prima". Tra i cambiamenti in negativo c'è stata l'esplosione delle fake news, delle bufale, e c'è stato il crescere di capipopolo definiti influencer o blogger che, vuoi per visibilità, vuoi per ottenere clic (perchè nel frattempo Internet diventava anche un luogo per far soldi), hanno cominciato a influenzare la comunicazione e a creare fenomeni da buttare in prima pagina. Nel frattempo io, sempre più interessata ai temi dell'educazione in generale, della comunicazione, del diffondersi di negatività quali sessismo, razzismo, omofobia continuavo ad osservare, oltre che a comunicare. Pur essendo meno coinvolta nel tema maternità mi piaceva osservare come in rete stava cambiando l'universo delle mamme.

Dunque mi ha subito incuriosito, e vengo finalmente al tema di quest'articolo, l'argomento "pancine". Per la massa delle persone, soprattutto per quelli/e che una volta chiamavamo newbie, in questi ultimi anni Internet è Facebook. Facebook che è insieme un luogo universale ma anche la somma di tanti luoghi particolari: pagine ma soprattutto gruppi chiusi dove ci si riunisce per interessi comuni, che sia per chiacchierare, per condividere, per lavorare, anche. E su Facebook sono nati anche gruppi e pagine riservati alle mamme, neomamme soprattutto perchè sono loro che, vivendo un momento della vita particolarmente esaltante e sconvolgente ma anche fonte di ansie e paure, di gioie incontenibili e di momenti di panico totale, olte che di semi isolamento casalingo, sentono il bisogno di ritrovarsi in luoghi dove vivere appieno questa condizione. In realtà non ero molto consapevole dell'esistenza di questi gruppi e ne ho scoperto l'esistenza solo quando mi sono resa conto che erano fonte di derisione da parte di alcuni di quei capipopolo di cui parlavo prima. Uno in particolare che ha cominciato ad acquistare visibilità con videate apparentemente rubate in questi gruppi. Videate che scatenano audience in quanto risultano estremamente comiche poichè basate sulla derisione dell'ignoranza. Forse la prima volta ho sorriso anche io, poi le mie antenne, allenate da anni di caccia a fake e bufale, hanno cominciato ad allertarsi e ho deciso di verificare di persona cosa succedeva in questi gruppi, cominciando con quelli aperti e poi continuando con quelli chiusi, con il forte dubbio che quelle videate scioccanti fossero costruite ad arte per ottenere clic.

Ho ritrovato in questi gruppi molto di ciò che avevo conosciuto su Mammeonline: la gioia incontenibile per un test di gravidanza positivo, la paura del parto, l'ansia per i primi momenti mamma-bimbo/a, l'orgoglio di mostrare foto del proprio figlio/a, il terrore che non mangi abbastanza, il tutto, lo so bene, favorito dai grandi cambiamenti emotivi, anche provocati dagli ormoni, che sconvolgono una donna quando diventa madre e non certo agevolato da una società dove le madri sono al centro del marketing ma ricevono ben poco supporto reale. Per non parlare degli stereotipi che creano inadeguatezza e purtroppo sono anche tra le cause di forme reali di depressione. Ma non ho trovato in questi gruppi niente di simile alle videate contenenti post e commenti come quelli che a questi gruppi venivano attribuiti. E come me altre amiche, con cui mi sono confrontata.

E quindi il dubbio che ci fosse dietro una manipolazione è cresciuto, sia che le videate fossero totalmente inventate, sia che fossero opera di troll infiltratisi. Ho letto centinaia di post ma, ripeto, niente che assomigliasse a ciò che viene condiviso all'esterno. Certo, chi si infila all'improvviso in questi gruppi può essere colpito dalla sdolcinatezza di alcuni post e dall'ingenuità di altri, oppure può trovare stravagante che si usi una certa terminologia o che si perdano ore a discutere su un allattamento prolungato o su come affrontare delle colichette o una diarrea ma tutto ciò alla fine è abbastanza tipico di qualsiasi luogo tematico dove c'è un forte interesse condiviso, che sia la passione per la vela o per il calcio o per i gattini! E come in qualsiasi luogo ci sta che ci sia la persona che non sappia esprimersi o che sia un po' credulona (vogliamo parlare, che so, dei terrapiattisti?) ma questo non autorizza a creare un business su di esse o addirittura ad alzare sempre l'asticella inventando. Io di certo le esasperazioni che vengono condivise non le ho mai lette in queste settimane di frequenza di questi gruppi. E quindi mi sono fatta l'idea che sia tutto costruito. Come in ogni gruppo ci sono persone più o meno colte, più o meno credulone, più o meno trainanti e ci sono post che, visti dall'esterno, letti da chi non vive quelle esperienze o non appartiene a quel mondo o non condivide quei codici del linguaggio, si possono reputare insulsi ma si coglie invece quel desiderio di auto aiuto, quella capacità di supportare e sostenere che solo chi vive o ha appena vissuto situazioni analoghe può offrire. Deriderle mi sembra disonesto e sleale, tanto più, e questo è il punto più importante, se lo si fa inventando e ingigantendo in maniera abnorme.

Dunque i post del signore che distrugge (e già il nome la dice lunga) secondo me sono al 99% inventati e/o ingigantiti. E sicuramente sono inventate le foto attribuite a queste mamme, foto di torte che rappresentano il parto o di nail art con raffigurazione di vagine. Foto che in realtà esistono realmente in rete, ahimè, ma che non hanno nulla che fare con questi gruppi (ad esempio la foto con le vagine sulle unghie sono di una "nail artist" americana) e che io non ho mai visto in questi gruppi. E sono abominevoli, certo, ma non hanno nulla a che fare con le pancine. E se pure una pancina (fra le migliaia che frequentano questi gruppi) avesse condiviso una di queste immagini, questo non comporta il poter generalizzare (come se si accusasse l'intera categoria dei calciatori perchè uno di loro fa il saluto romano). Allo stesso modo, se pure una pancina avesse realmente scritto uno dei post condivisi e messi alla gogna sarebbe, appunto, una, e quindi troverei comunque assurdo mettere alla berlina dei gruppi composti da migliaia di persone e l'intera categoria delle giovani mamme, per quel che scrive una di loro. Ma, ripeto, io quei post non li ho visti.

L'altra cosa che mi rende molto poco credibile il tutto sono i commenti. Nei post che ho letto in queste settimane, ho notato che quando c'è uno stato che è frutto di superstizione o di luoghi comuni (mai però al livello di quelli condivisi) i commenti sono sempre molto sensati e tendono a smontare la superstizione, a far luce sull'ignoranza. Mentre nei post che vengono condivisi i commenti sono ancora (e tutti!!!) sempe più assurdi del post iniziale. Ed anche questo è assolutamente lontano da quello che io ho letto e leggo. Oltretutto lo stesso autore di questa sceneggiatura non nega che i post siano inseriti da troll ma pretende che gli si creda quando dice che i commenti sono veri!!! Probabile che siano anche veri, ma chi li ha inseriti? E sono da considerare "veri" se chi li ha inseriti lo fa per stupire, provocare, deridere?

E alla fine poi, se andiamo a guardare le videate condivise e i post che le commentano, ritornano sempre gli stessi: gli specchi coperti, il gatto che omosessualizza, il regalo di compleanno per la bambina... su cui commenti e prese in giro si autoalimentano. E se pure, e continuo a dire se pure, ci sono quattro fuori di testa che pensano e scrivono queste cose non sono certo un fenomeno sociale. Come mi faceva notare una amica che ha frequenta le pancine:  "a vederla un attimino da fuori questa storia ha del paradossale: c'è un gruppo di gente che prende pesantemente in giro un altro gruppo di gente per la loro ingenuità, ignoranza e creduloneria, senza accorgersi di essere altrettanto ingenui e creduloni visto che il tutto è in buona parte tutta una grande montatura."

Ma perchè tutto ciò mi fa arrabbiare profondamente? Ovviamente perchè credo che queste cose siano inventate ma soprattutto perchè vengono usate per screditare una intera categoria, quella delle giovani mamme, e indirettamente le donne. E al contempo creando una scissione tra mamme e non mamme. Le non mamme tra l'altro, oltre a venire ovviamente, come tutte e tutti, colpite dai post inventati, non comprendono certe sdolcinatezze, l'uso di certi termini, il discutere su alcuni temi. Ahimè, ci sono momenti che bisogna aver vissuto per comprenderli. Ma è ancora più triste che chi li ha vissuti, o li ha empaticamente condivisi, li abbia dimenticati. Perchè la manipolazione è così forte che induce a dimenticarli. Infatti queste videate fanno sorridere tante donne che pure, invece, ai suoi occhi sono a tutti gli effetti facenti parte della categoria. E ovviamente non manca la violenza verbale di chi commenta le videate, violenza verbale sempre presente quando si parla di donne.

Stiamo vivendo un periodo molto difficile per le donne, il sessismo e gli stupri verbali sono sempre più forti e diffusi, la colpevolizzazione delle donne riguardo alle violenze subite è sempre maggiore, e così il ritorno indietro su alcuni temi, ad esempio l'interruzione di gravidanza. Per non parlare ovviamente della violenza di genere. Dunque non avevamo affatto bisogno di qualcuno che gettasse discredito sulle giovani mamme, che le accusasse di essere in toto ignoranti, superstiziose, credulone. Perchè se poi fosse vero che ci sono mamme che scrivono quelle stupidaggini vuol dire che c'è una categoria umana che crede alle stupidaggini composta da donne e uomini, da madri e padri. Quelle donne avrebbero dei padri, dei mariti, dei fratelli... e leggiamo tutti i giorni di persone in generale che condividono bufale, che abboccano come pesci nella rete. Evidenziare l'eventuale ignoranza di un gruppo di madri ed estenderla ad una macrocategoria di pancine vuol dire ancora una volta fare sessismo. Sempre che sia vero, ripeto! E sempre, se alcune sono vere, continuo a ripeterlo, sarebbero solo una piccolissima minoranza. Basta guardare le pagine per rendersene conto.

E poi c'è il tema del linguaggio. Come dicevo, in ogni gruppo nascono dei codici comunicativi tipici del gruppo, vengono coniate delle parole che all'esterno non vengono comprese o appaiono buffe. Parlavo prima delle parole nate su mammeonline... soprattutto nel gruppo delle donne che avevano difficoltà a rimanere incinta ne nacquero tante. Loro erano le "cicognine", le mestruazioni tanto odiate erano le "rosse", gli embrioni crioconservati erano i "pinguini". Queste parole possono indurre tenerezza o apparire anche ridicole, ma invece facevano parte dell'atmosfera di auto-aiuto, sottolineavano la condivisione, erano una forma di protezione, anche perchè in quegli anni si svolgeva la dura battaglia contro la legge 40 che bandiva quasi tutte le giuste pratiche di procreazione assistita e quasi criminalizzava chi faceva una fivet o riceveva una donazione di gameti e quelle donne erano le stesse che lottavano con forza e tenacia per il loro diritto alla salute, per quello delle persone con malattie genetiche, per la libertà di ricerca scientifica, donne decise, determinate, che hanno lottato per i diritti di tutte e tutti noi.

Ecco, è troppo facile poi deridere, inventando. E' troppo facile, se pure ci fosse qualcosa di vero, deridere una categoria per l'eventuale 1% che, forse, ne fa parte. Ed è troppo facile anche ridere, senza farsi qualche domanda. Dunque può essere divertente per alcuni/e, ma a me non diverte, anzi mi fa arrabbiare. Così come mi fa arrabbiare che anche autorevoli giornali e riviste diano spazio al signore che distrugge senza minimamente interrogarsi sulla veridicità, cosa che ogni giornalista dovrebbe fare sempre, di qualsiasi cosa parli (ad esempio l'Huffington Post o l'Espresso). Tutto sommato anche io con questo articolo gli sto facendo pubblicità e non ne sono felice ma ho ritenuto necessario farlo, in coerenza verso ciò che ho fatto e ciò in cui mi impegno.

Ho notato pure che provano attrazione per questo odio anche tante mamme, quasi volessero dissociarsi da dei modelli in cui invece in qualche modo rientrano o sono rientrate in passato. E sono pure consapevole che anche molte donne troveranno inutili queste mie considerazioni e/o non comprenderanno perchè prendere in giro le pancine voglia dire svilire le donne. Ma me ne farò una ragione, sperando di risvegliare un po' di buon senso.

E torniamo sempre a chiederci: quanto c'è di vero nelle informazioni e notizie che troviamo in Rete? Proprio in queste ultime ore il sito americano BuzzFeedNews ha portato allo scoperto un network di pagine facebook e siti italiani che spacciano fake news e disinformazioni di stampo nazionalista e razzista. Disinformazione manipolata che non ha solo fini economici ma anche politici. Come si legge sul sito dell'AGI, "in questo mix letale di notizie morbose e allarmistiche, fra fake news su immigrati portatori di malattie e sproloqui di Imam fittizi, a farne le spese sono gli utenti, fuorviati e condizionati da bufale e notizie prive di fondamento. Flussi di informazioni capaci di spostare gli equilibri dell'opinione pubblica. Una nuova dimostrazione, anche alle nostre latitudini, che l'informazione di massa oggi può essere manipolata scientificamente attraverso un uso capillare di piattaforme online e social network. In questo caso a tinte catto-integraliste. Non a caso una delle pagine Facebook “vicine” a Colono e alla sua famiglia è la pagina “La Luce di Maria”, 1 milione e mezzo di fan e un flusso di informazioni anti-scientifiche, declinate tra disinformazione medica, ricette per contrastare il diavolo e il malocchio, presunte apparizioni divine e analisi che mettono in correlazione l'aborto con i riti satanici." Tra le pagine incrimiate Direttanews e Inews24 che, come si può vedere dal grafico sotto riportato, realizzato da BuzzFeedNews, hanno numero di interazioni superiore a quello di testate giornalistiche come Il Corriere della Sera.

E poi ridiamo delle mamme pancine.

Donatella Caione, 23 novembre 2017

Il testo riportato nell'immagine è tratto da Volando con le cicogne di Rossella Bartolucci e Fara Marabelli, Casa Editrice Mammeonline (ora Matilda Editrice) del 2004. 

L'articolo ha un seguito: Pancine puntata nemero 2. E poi basta

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