Se dico no è NO. Per far valere i propri diritti occorre una voce forte e chiara. Un NO consapevole accresce la coscienza di sé.
Il divertente racconto del piccolo Nico da cui emerge quanto sia importante non rinunciare alla propria unicità e autenticità.
Non è un libro che induce alla disobbedienza ma che invita a riflettere sull'importanza di non rinunciare ai propri desideri più profondi.
È importante guidare bambini e bambine ad avere una voce forte e chiara sui propri diritti, sia affinché nessuno approfitti di loro, sia perché in futuro non diventino adulti/e che approfitteranno degli altri.
Altrettanto fondamentale è insegnare sin da piccoli/e che può essere giusto dire NO quando qualcuno vuol decidere sulla loro vita senza tener conto dei loro desideri; a maggior ragione se e quando queste decisioni non sono supportate da validi motivi ma condizionate da idee stereotipate.
I grandi, i genitori in particolare, hanno il dovere di guidare i/le figli/e nelle scelte, ma ciò non significa che devono sostituirsi a loro. Devono consigliare sì in base alla propria esperienza, ma con la consapevolezza che non sempre ciò che ritengono “giusto” per loro lo sia anche per i propri figli. Ogni genitore (o insegnante) dovrebbe poi sempre fare i conti con i propri pregiudizi e idee stereotipate, in modo da superarli e non trasmetterli a chi rischia di esserne suggestionato per sempre.
Ancora più importante è che i bambini e le bambine comprendano la libertà affettiva e di relazione. Non devono cioè sentirsi obbligati ad abbracciare chiunque, ma devono anche capire che una loro dimostrazione di affetto invade la sfera personale di un altro o di un’altra e che dunque deve essere gradita: l'importanza del consenso va acquisita sin dalla prima infanzia. Vi sono alcuni (ottusi) atteggiamenti adulti che inficiano i rapporti tra bambini e bambine, sessualizzando l’amicizia sin dai primi anni. Frasi come “Lo fa perché gli piaci” o “Scommetto che gli piaci” o “ce l'hai il fidanzato/a?” inculcano stereotipi dai quali non sarà facile liberarsi.
Dire NO non si traduce dunque in egoismo o rifiuto di relazione, ma in consapevolezza e coscienza di sé: non è possibile instaurare rapporti armoniosi con gli altri se prima non si crea armonia in se stessi.
Il racconto è di Annamaria Piccione e le illustrazioni sono dell'architetta Viola Gesmundo.
Dice Donatella Caione, responsabile di Matilda Editrice: "Ci sta molto a cuore l'empowering delle bambine. In questa linea editoriale rientra questo libro che evidenzia come a volte sia importante dire No: quando qualcuno/a vuol decidere per noi, che si tratti di cosa indossare o chi baciare o che strumento musicale suonare o a quale facoltà inscriversi. Più spesso sono bambine e donne a non saper dire No. Nella grande famiglia di donne narrata in questo libro dall'unico maschietto ci sono donne più anziane che hanno imparato a dire No solo con gli anni e l'esperienza e che insegnano la bellezza della "disobbedienza giusta" alle/i giovani. Per insegnare a bambini e bambine che nessuno deve decidere per noi, nessuno deve impedirci di realizzare i nostri desideri più profondi. Un libro che incarna lo spirito ribelle ed assolutamente antiautoritario della casa editrice Matilda (che non a caso prende il nome da una grande piccola protagonista molto brava nella "disobbedienza giusta").
Educare a dire sempre Sì ha conseguenze anche in adolescenza ed età adulta, ha detto probabilmente sempre sì una donna vittima di violenza domestica. Insegnare l'importanza del consenso a bambine e bambini è importante, sia per chi deve manifestarlo che per chi deve saper prenderne atto."
Se dico no è NO uscirà per la Fiera del libro di Bologna a fine marzo e sarà successivamente disponibile in libreria. Ma può essere già ordinato sul sito di Matilda Editrice.
Per informazioni ci si può rivolgere a:
Donatella Caione - Matilda Editrice
Tel. 348 2920976 editricemol@gmail.com
Guarda qui il booktrailer di Paola Sorrentino di Se dico no è NO